Francesca Scoleri

Tagli agli stipendi : Parassiti e Contribuenti. Privilegiati e Vessati

C’è uno  spread – o  differenziale,  a seconda che preferiate l’espressione inglese o quella italiana – di cui nessuno parla, ma è quello che maggiormente rende l’idea della condizione dei cittadini italiani.E’ lo spread fra privilegiati e vessati.

A chiunque di noi sarà capitato di ricevere le  terribili notifiche di Equitalia, ( l’equità non l’ha mai sfiorata) la società italiana a totale controllo pubblico incaricata di riscuotere tributi. Una macchina del potere inventata per legalizzare quello che in genere i mafiosi ottengono puntando una pistola alla tempia. Il paragone potrebbe risultare inadeguato e offensivo…per i mafiosi. Alcuni commercianti napoletani infatti, dopo il suicidio di Eduardo De Falco, il panettiere che ha deciso di togliersi la vita dopo la visita di esattori che intimavano il pagamento di una cartella entro pochi giorni, hanno dichiarato :”la camorra ha tempi più flessibili”.

Eddy, cosi lo chiamavano amici e familiari, non è l’unico che si è tolto la vita a causa dei debiti col fisco. Focus.it, ha portato avanti una ricerca sui suicidi causati da debiti con Equitalia e con le banche: fra il 2012 e il  2015, ci sono stati 435 suicidi.

Questo è il risvolto dei debitori che non ricoprono cariche pubbliche. Andiamo invece a vedere cosa succede dentro i palazzi istituzionali. Pensate forse che deputati e senatori non contraggano debiti col fisco ? Tutt’altro.  Accade in Sicilia;  alcuni deputati regionali hanno accumulato debiti di modesta entità, altri di cifre importanti come 200-300 mila euro e qualcuno ha debiti che supera il milione di euro.  Ad Antonio Fiumefreddo,  Presidente della società Riscossione Sicilia, una partecipata della regione con le stesse funzioni di Equitalia, viene in mente di pignorare l’indennità ai deputati morosi ma si ritrova al centro di una bufera. Le prime reazioni a questo gesto determinato sono :“Se fai così te ne devi andare”, “ma chi te lo fa fare”, “perché questo astio verso i politici”.

Quindi, i politici non devono subire “l’astio della riscossione tributi”, la plebe invece deve accoglierlo con gioia e tripudio. Fiumefreddo viene contrastato e il suo incarico messo in discussione. Finisce sotto pressione e si fa parecchi nemici che cercheranno di farlo trasferire in ogni modo per far decadere le sue sanzioni abbandonandole alla volontà del suo successore. Tenete conto che fino a quel giorno, a nessuno era venuto in mente di chiedere ai deputati di saldare i debiti contratti, persino Crocetta, Presidente della regione, aveva un debito di 36.000 euro.

Altro giro altra vergogna; la scusante più utilizzata dai riformatori della Costituzione che vogliono il SI al referendum, è : “aboliamo il Senato perché ci mettiamo troppo tempo a fare una legge”. Posto che non aboliscono nulla, sapete quanto ci hanno messo ad approvare il ddl che permette ai partiti di incassare finanziamenti pubblici senza verifica di bilancio quindi in modo occulto e truffaldino ? 3 ore.  SOLO 3 ORE.  Ultimi fondi sbloccati oltre 45 milioni di euro.

Nessuna trasparenza  ad opera di chi guida il fisco che potrebbe tranquillamente chiamarsi “Grande fratello” dato l’occhio vigile su tutti i nostri movimenti.  Il cittadino deve rendere conto di tutto ciò che spende e di tutto ciò che incassa, dentro al Parlamento invece, quella che dovrebbe essere la casa della legalità, si fa  la legge per la verifica dei bilanci e la contro legge perché la verifica non abbia luogo. Tradotto: “Io sò io e voi nun siete un cazzo…”

Oggi assistiamo all’ennesimo atto d’arroganza. Il M5S propone il taglio agli stipendi dei parlamentari, i più alti d’Europa. Il partito democratico risponde incomprensibilmente che si tratta di una proposta demagogica. Dichiarazione partita da Renzi e ripetuta dalla base che a porsi qualche domanda sul significato di quel che dice il Presidente del consiglio mai eletto, proprio non ci pensa.

I deputati italiani, guadagnano il 60% in più rispetto ai colleghi del resto d’Europa. I vitalizi che si auto assegnano sono i più alti in assoluto. Stando al binomio qualità-prezzo, dovremmo avere chissà che risultati eccellenti da questa classe dirigente e invece, l’Italia è l’unico Paese d’Europa a non crescere; nessun taglio alla spesa pubblica e nessun freno al debito pubblico che corre a velocità invidiabile persino da Superman.

Nonostante l’enorme disparità fra i compensi dei parlamentari italiani e quelli stranieri, livellare la condizione è praticamente impossibile; alcune dichiarazioni dei deputati in merito alla questione ne fanno ben intendere la ragione :

Alessandra Mussolini – FI-   “Tagli agli stipendi ? Ci istigano al suicidio.Per i cittadini soffriamo ancora poco. Vogliono vederci soffrire ancora di più. Se abbassassero i nostri stipendi a 1000 euro al mese, la gente ci vorrebbe veder prendere 500 euro”

Stella Bianchi – PD – “Questa proposta ha un solo effetto: il taglio di credibilità della politica”

Arcangelo Sannicandro – SEL – “Taglio agli stipendi ? Ma stiamo scherzando ? Cosa siamo metalmeccanici”

Tre soggetti di tre partiti diversi che condividono un’unica ideologia “il parassitismo”

E che dire dei Presidenti di Camera e Senato ? Al momento del loro insediamento, in diretta nella trasmissione Ballarò, hanno sbandierato un taglio ai propri stipendi del 30%. Sapete com’è finita ? Lo hanno ridotto del 6,9%.

La Presidente della Camera Laura Boldrini, secondo un’inchiesta della trasmissione La Gabbia, costa più di Angela Merkel e di Hillary Clinton, gli italiani infatti, solo per i suoi canali social, pagano poco meno di un milione di euro l’anno. Sempre dalla serie…”Io so io e voi…”

E che dire di Giorgio Napolitano ? Chauffeur, maggiordomo, un ufficio da 100 mq, segreteria con dieci dipendenti, guardarobiere e scorta per il costo totale annuo di 228.000 mila euro.

E che volete che sia per gente come noi, i stipendi più bassi d’Europa che pagano le tasse più alte d’Europa. Noi si che si che sappiamo distinguerci. Sempre.