Riforma del Processo Penale centro degli accordi fra Renzi e Berlusconi. Prescrizione, intercettazioni e bavaglio alla stampa, la messa a punto che garantisce condotte criminali.
Stiamo sentendo di tutto a proposito dell’alleanza fra Renzi e Berlusconi; beffa delle beffe, gran parte della stampa spaccia l’ipotesi come “sorprendente”. In realtà non c’è nulla di meno sorprendente nel panorama politico italiano e, mi permetto consapevolmente di affermare, anche in quel mondo fatto di accordi fra mafia, politica e imprenditoria; “Il mondo di mezzo” per dirla alla maniera di Carminati, protagonista di Mafia Capitale. C’è un filo conduttore che lega questi soggetti e si chiama “riforma del codice penale”.
E’ stata approvata alla Camera con voto di fiducia (come farebbero altrimenti ) e calza a pennello per chi ha pendenze penali rilevanti inerenti al controllo della Cosa Pubblica. Inappuntabile la linearità che accompagna ogni singolo stravolgimento del codice penale; “Prescrizione, nuova frontiera di Renzi. Allungarla di 3 anni per tutti i reati”.
Queste le parole comunicate ai giornali un anno e mezzo fa dal Presidente del Consiglio ombra Matteo Renzi. Parole appunto. I fatti li abbiamo visti nella riforma decisa a tavolino con gli inguaiatissimi, sotto il profilo giudiziario, Berlusconi e Verdini; una prescrizione altalena che decorre e poi viene sospesa fino allo sfinimento, fisico, psichico e processuale. La faranno franca.
Sul fronte delle intercettazioni, un capolavoro del crimine organizzato: la delega al governo di decidere quali intercettazioni utilizzare per chi e in quale contesto. La rifaranno franca. C’è poi un bel bavaglio alla stampa, di quelli che piacevano tanto a Berlusconi e che per 20 anni ha provato a piazzare riuscendo solo in minima parte rispetto a quel che vediamo concretizzarsi oggi: l’esclusione di tutto il materiale penalmente non rilevante che ha spesso rappresentato un faro illuminante su personaggi politici che chiedono il voto ai cittadini, che si candidano alla gestione della Cosa Pubblica al completo di ideali, valori e altissima moralità, salvo poi scoprire, che manco sotto i tacchi ce traccia di tutto ciò.
Nel pieno degli attacchi mediatici alla Raggi, nel 2016, Renzi dichiarava:”Cara Virginia, se vuoi combattere la corruzione scegliti meglio i collaboratori”. Come fa lui, il suo partito e il suo governo che nel caso Consip, fra 5 indagati per fatti gravi, la scelta dell’eliminazione è ricaduta sul “collaboratore” non indagato. Ma inutile tentare di far capire che gli indagati restano al proprio posto perché vicini a Renzi figlio, Renzi padre, Renzi aziende e che il non indagato ha denunciato tutti gli altri quindi colpevole secondo la filosofia berlusconiana perfettamente assimilata da Renzi.
Ora questa fantastica proposta, un referendum per chiedere agli iscritti PD se vogliono o meno un’alleanza con Berlusconi cioè con l’individuo che per decenni hanno finto di contrastare e con la sua rete di potere legato anche alla mafia come dichiarato dai giudici nella sentenza definitiva che ha condannato Marcello Dell’Utri : “l’mprenditore Silvio Berlusconi stipulò un accordo ‘di protezione’ con le famiglie mafiose di Palermo, un patto che è stato in vigore almeno fino al 1992.”. C’è da dire che la vicinanza al potere mafioso del PD, oggi fa quasi impallidire quella di Berlusconi; non più stragi e omicidi ma assalto alle casse pubbliche con conseguente impoverimento della società.
Ho provato ad immaginare il quesito referendario: “In questi anni, l’ideologia con cui vi abbiamo ingannato, ci ha sottoposto ad una relazione segreta con Berlusconi, anche per colpa dei pregiudizi conseguenti alla sentenza che conferma la sua vicinanza alla mafia corleonese stragista di Riina e Provenzano.
Ora ci siamo stancati e vogliamo gridare a tutti quanti che a noi il cavaliere corrotto e corruttore ci piace perchè siamo uguali e abbiamo il comune obiettivo di delinquere felici e impuniti. Vi diamo l’onore di esprimere un’opinione ma non prendeteci gusto perché non si ripeterà. Noi di democratico abbiamo solo il nome.
Solo cosi potremo liberarci del fastidioso M5S quindi votate si all’alleanza ma se voterete no, noi rispetteremo la vostra decisione e continueremo la nostra relazione segreta” I vertici del PD hanno facoltà e diritto di prendere ulteriormente in giro chi continua a tesserarsi. Si bevono tutto. Un peccato non approfittarne.