Themis & Metis, aderisce con grande convinzione al comitato per il NO al Referendum per le modifiche costituzionali e le ragioni di questa posizione, sono fondamentalmente due:
– riforma peggiorativa, quindi deforma
– mani non sufficientemente pulite per operare cambiamenti
Da mesi, seguiamo la propaganda messa in atto dall’attuale Presidente del consiglio, che ha per altro indicato nell’esito del voto referendario, il suo futuro politico. E’ da premettere, che la propaganda in atto, è a carico del contribuente, che non può contare minimamente sul servizio pubblico – RAI – Per essere più chiari, il servizio pubblico pagato dai cittadini, non sarà organo di informazione in materia di referendum, perché, i consiglieri di maggioranza all’interno del CDA, hanno fatto sentire il proprio peso partitico in modo poco democratico.
Non sarà organo di informazione la RAI dunque, ma esattamente che sarà?
Lo si può ben intendere dalla sequenza di testimonianze che vanno in scena ogni giorno, tutte a favore del SI.
Mussolini aveva l’Istituto Luce per la propria propaganda, Renzi ha la RAI.
Consapevoli di queste poche mosse che ci riportano in era fascista, possiamo dedurre il contenuto delle riforme che ci vengono “vendute” come migliorative della Costituzione e dell’iter legislativo.
Invitiamo per questo all’informazione libera, senza filtri ideologici o d’interesse, quella che si può trovare solo in rete.
Il nostro sito si mette da oggi a disposizione della volontà d’informarsi, esprimendo le proprie opinioni e ragioni e invitandovi a fare la stessa cosa. Su queste basi si fonda un pensiero democratico, su queste basi, Themis & Metis vuole contribuire al rinnovamento democratico, politico e sociale.
– Non ci sono elementi per ritenere il superamento del bicameralismo, cosi come presentato in questa riforma, una semplificazione fra le competenze dello Stato e quelle delle regioni.
Avremmo comunque un Senato occupato da soggetti che giungono da fronti compromessi da indagini giudiziarie (comuni e regioni) e che per questo, godranno dell’immunità prevista nella riforma. Non vediamo riforma in questo, ma continuazione dell’iniquità.
– Aberrante il testo proposto per le leggi di iniziativa popolare: da 50.000 a 150.000 le firme necessarie.
Un chiaro segnale di scoraggiamento alla partecipazione del popolo alla vita legislativa
– Giudichiamo illegittima ogni forma di manomissione della Costituzione quanto illegittimo il Parlamento che intende operarvi. Non lo diciamo noi ma la Corte Costituzionale che ha dichiarato incostituzionale, la legge elettorale che ce lo ha consegnato.
– Giudichiamo inaccettabile che sulla Costituzione dei nobili padri costituenti, sia posta la firma di un governo rappresentato da chi non ha tutt’oggi chiarito, le proprie oscure vicende.
Ci riferiamo ai finanziamenti del Presidente del consiglio per la propria fondazione, alla posizione del ministro Boschi nel disastro della Banca Etruria, alle condanne dell’ancora pluri imputato Denis Verdini, alle inchieste giudiziarie pendenti sul ministro Alfano. La lista è molto lunga, segnaliamo i più noti.
Vi invitiamo quindi a seguire gli aggiornamenti che da qui ad ottobre, ci permetteranno di seguire le iniziative e le mobilitazioni da parte del comitato del NO: www.iovotono.it