Francesco Erspamer

Il chiaro pronunciamento di Giuseppe Conte: “Nessun compromesso al ribasso”

Quasi esattamente un secolo fa il fascismo fu inventato e imposto dai ricchi e dalla casta perché il socialismo faceva loro paura e perché proprio non intendevano rinunciare alla grande abbuffata che la ricostruzione del paese dopo la prima guerra mondiale avrebbe comportato. Non era ancora il fascismo totalitarista che si sarebbe affermato alcuni anni dopo e che in fondo gli sarebbe scappato di mano, da un lato diventando troppo populista e dall’altro troppo nazionalista; nei primissimi anni venti i benpensanti pensavano che Mussolini sarebbe stato un loro docile pupazzo, da usare e consumare per fermare i movimenti operai e l’emancipazione del quarto stato. Si sbagliavano e, per rimediare, all’internazionale capitalista guidata da Stati Uniti e Gran Bretagna toccò impegnarsi in una catastrofica seconda guerra mondiale.
Oggi sta accadendo lo stesso. Il neocapitalismo in crisi per via della propria oscena avidità e incompetenza, invece di ammettere i propri errori ed effettuare qualche correttivo, ha deciso di giocare ancora una volta col fuoco e sta appoggiando la destra autoritaria di Salvini e Meloni, con l’aggravante che neanche si tratta di personaggi dell’intelligenza e onestà di Mussolini. Pensa di poterli manipolare a suo piacimento, utilizzandoli per annientare il populismo del M5S e poi liquidarli per restaurare il bipolarismo liberista, all’americana, con i dem e repubblicani, pardon, renzusconiani, come uniche scelte possibili. È un gioco molto rischioso, irresponsabile perché attiva nei settori più fragili della popolazione un rifiuto della realtà e una disposizione a sentirsi nel giusto malgrado l’evidenza contraria, che poi sono difficili da cancellare. Non solo il sonno della ragione genera mostri ma da quel sonno si fa fatica a svegliarsi.
Chi ha a cuore il bene dell’Italia ha per fortuna un’altra opzione, che non c’era un secolo fa. A differenza di Facta o Bonomi, Giuseppe Conte si è rivelato un grande statista e il M5S. malgrado alcune ingenuità adolescenziali (è un partito giovane, che per paura di maturare resiste all’idea di diventare un partito) è una forza politica responsabile.
Ma come nei primi anni venti, a remare contro il buon governo e il buon senso sono principalmente i giornali, nella quasi totalità operati da personaggi senza qualità e per questo asserviti al potere finanziario. Oggi, per esempio, si sono guardati bene dal dare evidenza al chiaro pronunciamento di Conte contro il MES; perché un finto antieuropeismo è l’arma che serve a Salvini e Meloni (i cui partiti peraltro a suo tempo lo approvarono) per conquistare gli scontenti.

Riporto qui sotto il video con le parole di Conte ma ovviamente non basta. Occorre che il M5S stipuli un patto di non aggressione mediatica con il Pd e liquidi dalla Rai tutti i propagandisti leghisti e berlusconiani. Immediatamente.

 

Quasi esattamente un secolo fa il fascismo fu inventato e imposto dai ricchi e dalla casta perché il socialismo faceva loro paura e perché proprio non intendevano rinunciare alla grande abbuffata che la ricostruzione del paese dopo la prima guerra mondiale avrebbe comportato. Non era ancora il fascismo totalitarista che si sarebbe affermato alcuni anni dopo e che in fondo gli sarebbe scappato di mano, da un lato diventando troppo populista e dall'altro troppo nazionalista; nei primissimi anni venti i benpensanti pensavano che Mussolini sarebbe stato un loro docile pupazzo, da usare e consumare per fermare i movimenti operai e l'emancipazione del quarto stato. Si sbagliavano e, per rimediare, all'internazionale capitalista guidata da Stati Uniti e Gran Bretagna toccò impegnarsi in una catastrofica seconda guerra mondiale. Oggi sta accadendo lo stesso. Il neocapitalismo in crisi per via della propria oscena avidità e incompetenza, invece di ammettere i propri errori ed effettuare qualche correttivo, ha deciso di giocare ancora una volta col fuoco e sta appoggiando la destra autoritaria di Salvini e Meloni, con l'aggravante che neanche si tratta di personaggi dell'intelligenza e onestà di Mussolini. Pensa di poterli manipolare a suo piacimento, utilizzandoli per annientare il populismo del M5S e poi liquidarli per restaurare il bipolarismo liberista, all'americana, con i dem e repubblicani, pardon, renzusconiani, come uniche scelte possibili. È un gioco molto rischioso, irresponsabile perché attiva nei settori più fragili della popolazione un rifiuto della realtà e una disposizione a sentirsi nel giusto malgrado l'evidenza contraria, che poi sono difficili da cancellare. Non solo il sonno della ragione genera mostri ma da quel sonno si fa fatica a svegliarsi.Chi ha a cuore il bene dell'Italia ha per fortuna un'altra opzione, che non c'era un secolo fa. A differenza di Facta o Bonomi, Giuseppe Conte si è rivelato un grande statista e il M5S. malgrado alcune ingenuità adolescenziali (è un partito giovane, che per paura di maturare resiste all'idea di diventare un partito) è una forza politica responsabile. Ma come nei primi anni venti, a remare contro il buon governo e il buon senso sono principalmente i giornali, nella quasi totalità operati da personaggi senza qualità e per questo asserviti al potere finanziario. Oggi, per esempio, si sono guardati bene dal dare evidenza al chiaro pronunciamento di Conte contro il MES; perché un finto antieuropeismo è l'arma che serve a Salvini e Meloni (i cui partiti peraltro a suo tempo lo approvarono) per conquistare gli scontenti. Riporto qui sotto il video con le parole di Conte ma ovviamente non basta. Occorre che il M5S stipuli un patto di non aggressione mediatica con il Pd e liquidi dalla Rai tutti i propagandisti leghisti e berlusconiani. Immediatamente.

Publiée par Francesco Erspamer sur Mardi 7 avril 2020