Francesca Scoleri

Abusivismo e incarichi sotto il governo Crocetta: Licata, sfiduciato Sindaco che lotta contro abusivismo. Avanti Brandara fedelissima del Governatore

Nei giorni scorsi, il consiglio comunale di Licata, città siciliana colpita da uno scandaloso abusivismo edilizio, ha sfiduciato il sindaco Angelo Cambiano che aveva dato esecuzione alla demolizione di oltre 70 edifici abusivi conseguendo gravi intimidazioni che lo hanno portato ad avere una scorta. Nel frattempo Crocetta, candidato di sè stesso, manda a Licata la “sua” commissaria Mariagrazia Brandara, oggi a quota sei incarichi di sottogoverno.

Licata, 38.000 abitanti, un territorio di 180 chilometri quadrati e 17.000 edifici illegali di cui 400 costruiti entro la fascia di inedificabilità assoluta dei 150 metri dal mare. Il 9 agosto, sotto il sole cocente ed il “fuoco” (amico e nemico), il consiglio comunale riunito in seduta urgente ha cacciato via il coraggioso sindaco di Licata che lottava contro l’abusivismo, Angelo Cambiano, eletto nel 2015 da una coalizione di centro-destra e liste civiche.

Cambiano, seriamente minacciato, è finito sotto scorta per aver fatto demolire – su ordine della solerte magistratura agrigentina – una settantina di case abusive senza guardare in faccia a nessuno. In lista altri 500 edifici illegali da demolire, realizzati in pieno divieto di edificazione. “Tra quelli che mi hanno cacciato ci sono anche alcuni consiglieri comunali coinvolti in vicende di abusivismo edilizio”, ha dichiarato alla stampa l’ormai ex sindaco Cambiano.

Un sindaco composto, intransigente, orfano di big sponsor, tanto richiesto e apprezzato da milioni di persone in tutt’Italia che lo hanno seguito in diverse occasioni televisive. Doveva essere punito allontanandolo dalla Casa Comunale. E così è stato. Un segnale ripugnante per la Sicilia e per il nostro Paese. Una condotta sconvolgente, pura prepotenza.I potenti della politica, di ogni ordine e grado, prima avevano tentato di strumentalizzare Cambiano, poi l’avevano osteggiato e adesso abbattuto. La classe politica dirigente locale, trasversale e storicamente ben ammanigliata a noti potentati politici romani e palermitani, ha eseguito la punizione. “Mors tua vita mea” è diventato legge e anche l’abusivismo edilizio. Questo è accaduto. E’ sotto gli occhi di tutti.

Cambiano non lasciava “vivere” quanti non amano la propria terra e sono allergici alle regole. Cambiano non “viveva” e soprattutto, non lasciava “vivere”. Adesso, demolito il sindaco delle demolizioni, tutti potranno “vivere” in santa pace. E’corruzione. Bellezza! Nell’ottobre del 2016, durante una puntata delle trasmissione L’Arena di Giletti, Cambiano non aveva usato mezzi termini per lanciare una pesante accusa contro il governo regionale: “Mesi fa sono stato esortato ad andare avanti contro l’abusivismo edilizio e le demolizioni, ora sono costretto ad annunciare le dimissioni e così sarà se non ci sarà un sostegno concreto, se non ci saranno i fatti, se non verranno risposte dallo Stato. Io ho svenduto la mia vita per 1600 euro al mese. Sono stato abbandonato dalla Regione. Crocetta non vada avanti per slogan, dia soluzioni”.

In questi giorni, il governo regionale ha nominato il commissario straordinario. Visto lo scenario allarmante di Licata, tutti pensavano ad un prefetto, un magistrato o un alto rappresentante delle forze dell’ordine in pensione. Niente affatto. Licata è stata ri-targata “rivoluzione Crocetta”: ritorna il commissario Mariagrazia Brandara.Per lei, in questo momento, salgono a sei gli incarichi di sottogoverno che ricopre contemporaneamente. Postazioni tutte decisive nell’ambito del potere politico e burocratico regionale.Brandara (dipendente dell’agenzia delle entrate di Agrigento), dall’ottobre 2015, ricopre il ruolo di coordinatore della segreteria particolare dell’assessore regionale alle attività produttive, Mariella Lo Bello; dall’ottobre 2015 ha ricoperto l’incarico di commissario ad acta dell’IRSAP (ente che gestisce le aree industriali siciliane) proseguendo, dal 1 agosto 2016, nel ruolo di commissario straordinario; dal novembre del 2016 è presidente di IAS SPA, società pubblica partecipata dal Consorzio ASI di Siracusa-IRSAP che gestisce un imponente impianto di depurazione a servizio del polo petrolchimico di Priolo; dal giugno 2016, quale commissario ad acta nominata dall’assessore Lo Bello, è il rappresentante del Consorzio ASI di Catania con poteri decisionali nell’assemblea dei soci azionisti della SAC SPA, società partecipata che gestisce i servizi aeroportuali di Catania, e di INTEROPORTI SPA, società partecipata che realizza e gestisce gli interporti di Catania e Termini Imerese, in rappresentanza di Consorzi ASI di Caltagirone, Catania e Palermo.

Eppure in molti sostengono che Brandara non abbia i requisiti di legge per ricoprire l’incarico di commissario straordinario dell’IRSAP. Da quanto emerge dal suo curriculum pubblicato su internet, al momento della nomina firmata da Crocetta il 1 agosto 2016, Brandara aveva espletato soltanto per due anni e otto mesi il ruolo di dirigente regionale, funzioni temporanee che le derivano dal suo incarico di coordinatore della segreteria particolare della Lo Bello espletato in diversi assessorati, un periodo nettamente inferiore ai cinque anni stabilito dalla legge regionale 19/97, art. 3, comma 1, lett. b), che fissa i requisiti per le nomine.Neanche il periodo trascorso da deputato al parlamento regionale (candidata non eletta nel listino dell’ex governatore Totò Cuffaro e subentrata nel 2004 a seguito del decesso dell’on. Vincenzo Leanza), unito ai sei mesi vissuti nel 2015 da commissario straordinario del Comune di Licata, le farebbero raggiungere i quattro anni richiesti dall’art. 3, comma 2, della suddetta normativa.

Nessuna verifica dei requisiti è stata espletata da parte del dipartimento e della segreteria tecnica dell’assessorato attività produttive? Nessun rilievo è stato posto dalla Presidenza della Regione? Dopo la nomina, neanche i sindaci revisori dell’IRSAP hanno controllato i requisiti della nomina? Altre anomalie? Ulteriori distrazioni? Brandara ricopre il ruolo di Presidente di IAS SPA (società partecipata al 65% dal Consorzio ASI di Siracusa-IRSAP), esercitando, di fatto, il ruolo di “controllore e controllato”. Aspetto alquanto paradossale accennato nell’articolo pubblicato il 4 agosto scorso.

Dov’è l’attenzione del governo della regione in tutto questo se l’unico risultato conseguito è la sfiducia di Cambiano e il sesto incarico per Brandara (esponente di primo piano del movimento “Riparte Sicilia” di Crocetta), che appena nominata si è affrettata a dichiarare alla stampa: “Licata deve essere conosciuta come una bella città, non come la patria dell’abusivismo. Il mio compito sarà anche quello di ridare splendore alla città”.

La città che ha 17 mila edifici abusivi, in pochi mesi splenderà. Queste sono le ultime perle del disastroso governo Crocetta, altro che la rivoluzione promessa. Cambiano per fortuna non molla. Ha dichiarato che si ricandiderà a sindaco e, come dicono in tanti, per Angelo sarà un vero plebiscito.In Sicilia si vota il 5 novembre. A voi ogni giudizio.

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