Francesca Scoleri

Rosatellum: Cittadini respingono i peggiori, Legge truffa li riammette

Bocciati dagli elettori, riconfermati dalla politica che con la legge truffa Rosatellum, beffa la volontà popolare. Valeria Fedeli, Laura Boldrini, il figlio di Don Vincenzo De Luca e altri, sonoramente respinti alle urne, saranno a busta paga del contribuente italiano.

Il Rosatellum è fra le peggiori porcate concepite a danno del cittadino; ideata, dicevano,  per porre rimedio alle leggi elettorali aberranti degli ultimi anni, si è rivelata di gran lunga la peggiore.

Un vero e proprio gioco di prestigio; i prediletti, sconfitti nei collegi uninominali, vengono ripescati  dal sistema  proporzionale. Non fatevi domande del tipo “che senso ha?”, o “per i cittadini il vantaggio dov’è?”.

Non ci sono risposte degne di una politica che si muove per migliorare lo stato delle cose nel proprio Paese. No! C’è solo una risposta che spero, siate tutti in grado di darvi. Non contempla educazione nella forma ma meglio di cosi non saprei esporla: Ci devono fottere.

Se non si impegnassero, come fanno ormai da decenni, in questa “pratica”, non saremmo al punto in cui siamo oggi 7 marzo 2018. Abbiamo votato, massicciamente direi, stabilendo cosa vogliamo e cosa non vogliamo.

Cosa vogliamo: un governo del Paese a guida M5S. Perché ? Perchè vogliamo una politica nuova che nel programma proposto, ci ha fidelizzato: lotta alla corruzione, abolizione della giungla “leggi inutili”, ripristino dello stato sociale attraverso un reddito di cittadinanza che accompagni le persone al momento dell’occupazione, difesa dell’ambiente e abolizione dei privilegi.

A tal proposito, suddetto movimento, fra tagli allo stipendio dei suoi eletti nella legislatura precedente e la rinuncia ai rimborsi elettorali, ha dimostrato di aver lasciato nelle casse dello Stato 80 milioni di euro. 80 milioni di euro che, se fossero moltiplicati per tutti gli altri attori politici, rappresenterebbero  una somma ragguardevole che non va più a infilarsi sotto la voce”privilegio”ma sotto la voce, “risorsa pubblica”.

Cosa non vogliamo ? Non vogliamo il vecchio sistema partitico fatto di inciuci e compravendite. Di ricatti e distribuzioni poltrone. Di ingiusti privilegi che mal tolleriamo sotto il peso di una  pressione fiscale che è la più alta d’Europa.

Perché ? Perché siamo stanchi di rapportarci con una quotidianità fatta di disuguaglianze e ingiustizie. Siamo stanchi di persone meritevoli e capaci messe all’angolo dai privilegiati con buone amicizie, soldi e potere.

Proprio secondo questa logica, gli elettori hanno lasciato fuori gente come  Valeria Fedeli: “C’è il rafforzamento della formazione per i docenti …perché offrano percorsi di assistenza sempre più migliori a studenti e studentesse“. Un ministro dell’istruzione che si esprime cosi, voi capite l’imbarazzo. Nessuna laurea se non quella trascritta e poi cancellata perchè inesistente, mai fatto la maturità eppure ha deciso la sorte di laureati e diplomati. Respinta dai cittadini ripescata dalla legge truffa.

Piero De Luca che ha fatto nella sua vita se non il figlio di un padre che promuove “clientela come Cristo comanda“? Porta avanti le tradizioni di famiglia, quello si; padre e figlio indagati nella stessa vicenda rispettivamente per falso in atto pubblico e bancarotta fraudolenta. Respinto dai cittadini, ripescato dalla legge truffa.

Laura Boldrini, quella che nella precedente legislatura si è insediata in Parlamento al grido di “questa sarà dimora per gli ultimi”, ha aumentato le spese alla Camera, ha lottato per le declinazioni al femminile  e per una legge, lo ius soli, che non presenta, nella forma in cui è stata proposta, alcun margine di garanzia per la nostra nazione. Diritti civili si, sacrosanti, ma possibilmente contemplandoli con la testa e non con i piedi. La cittadinanza italiana non può essere auomatica e incondizionata. Respinta dai cittadini, ripescata dalla legge truffa.

Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, simbolo della vecchia politica clientelare che non può fare a meno della poltrona, ( che sia peggio della droga?). Cosa rappresenta la famiglia Mastella nel panorama politico campano, viene evidenziato dalle Procure che l’hanno più volte indagata. Respinta dai cittadini, ripescata dalla legge truffa.

Dario Franceschini, si è candidato, ma l’elettore deve aver visto il volto della moglie Michela Di Biase, nominata tecnico-amministrativo alla Cotral, (società per azioni che si occupa  di trasporto pubblico suburbano ed interurbano nel Lazio), e successivamente presso la Fondazione Sorgente Group, ( frai i più imponenti gruppi immobiliari italiani, con un patrimonio di oltre 5 miliardi di euro. Per rendere l’idea di cosa maneggi, possiede  la Galleria Sordi nei pressi di Palazzo Chigi), per seguire e promuovere  eventi e mostre. Respinto dai cittadini, ripescato dalla legge truffa.

Vittorio Sgarbi, dopo una campagna elettorale fatta in diretta dal suo  gabinetto a sputare volgarità sul nemico giurato Luigi Di Maio, proprio da lui è stato sconfitto. O per meglio dire, da Di Maio e dai cittadini che lo hanno relegato ai margini quasi a dirgli “levati di torno, ci fa schifo il tuo modo di interpretare la politica nel massimo squallore. Il nostro voto non lo avrai”. Anche per lui, la legge truffa ha aggiustato il tiro.

E la lista dei perdenti recuperati è purtroppo lunga. Da Deborah Serracchiani a Renato Schifani. Respinti al mittente che comunque resteranno a busta paga del contribuente.

Ecco, questa è la sovranità popolare sulla quale la nostra Repubblica “era” fondata. Annientata da logiche partitiche che, di lasciare il potere e il maneggio dei soldi pubblici, proprio non ne vogliono sapere.

Allora diciamolo, questa non è una democrazia, questa è una khakistocrazia, termine che deriva da “kakistòs” che in greco significa “peggiore”, “il governo affidato ai peggiori“.

In attesa che si formi…