Piccoli Giornalisti Crescono

Rosso E’ Il Sangue Degli Uomini In Collera

“È tempo che gli Italiani si proclamino francamente razzisti !”.
Saettava così l’ “incipit” della rivista “La difesa della razza” il 5 agosto del 1938. Un fulmine in un cielo non più sereno, ma permeato da miasmiche nubi nere che appestavano lo spirito di un popolo oramai sull’orlo della resa.

Nacque, però, dal più triste dei bracieri, una fiamma dall’immenso ardore, rossa come il sangue degli uomini in cui albergava la speranza di eguaglianza e libertà.
Fu così che, i primi giorni di maggio del 1945, la luce irradiata dal coraggio partigiano squarciò quelle tiranniche e oscure nubi, lasciandoci un cielo azzurro e senza catena alcuna.

Ma è veramente svanita l’ombra del fascio littorio che oscillava sulle nostre teste?
Dei fumi grigi, celati nell’aria del nostro paese, bramano i nostri polmoni e li corrodono pian piano sotto i nomi di Lega (Nord), CasaPound e Forza Nuova.
Il ministro degli Interni Matteo Salvini, in effetti, sembra voler rimarcare in maniera più o meno velata le gesta della “pi-OVRA” , fautrice delle maggiori atrocità perpetrate nel nostro paese, con fare quasi leonino. Gesta che, però, non sfuggono agli occhi attenti degli uomini liberi.

Razzismo, militarismo e autoritarismo sono all’ordine del giorno nelle azioni dei suddetti “partiti”.
Essi tentano di attirare a sé la sofferenza della classe proletaria, utilizzando il fenomeno dell’immigrazione come capro espiatorio per i loro vili scopi. Inneggiano a una crisi economica causata dalla cosiddetta “invasione” e non da una pessima gestione politica, oramai collusa con la Mafia da decenni, devastata dalla “misteriosa sparizione” dei fondi europei e da un mercato tanto individualista quanto raffermo.

Ciò riporta alle nostre memorie quell’epoca buia, che sembra riapparire, come i ratti all’accennare delle pestilenze e dove la nostra riaccesa coscienza si presenta come l’unico vaccino in fase di sviluppo.
A questa “panacea” manca però un solo ingrediente, capace di portare a termine la suddetta cura: la “volontà”.
La formula chimica dell’antifascismo necessita così di giovani menti, capaci di fondere la consapevolezza acquisita da avvenimenti storici, che non possono e non devono essere dimenticati, alla fervida voglia di insorgere, come i loro antenati, sotto una bandiera Rossa. Una bandiera armata di nuove tecnologie per la condivisione di ideali i quali, come bastioni incrollabili, resisteranno e respingeranno i colpi dell’armata nera che avanza man mano, sempre di più, al grido :

“ROSSO È IL SANGUE DEGLI UOMINI IN COLLERA!”.

Emmanuel Zappulla

5°F

Liceo Linguistico  Tommaso Gargallo

Siracusa

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