Articolo inviato alla nostra redazione prima dell’8 maggio scorso data in cui, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, ha revocato l’incarico ad Armando Siri
Guerra tra M5S e Lega. Conte prenderà provvedimenti.
Palermo: l’inchiesta contro Siri è sorta nel capoluogo siciliano durante la riunione sulle nuove norme sulle energie rinnovabili. Il sottosegretario avrebbe acconsentito l’offerta di 30.000 euro propostagli da Vito Nicastri, l’imprenditore eolico e finanziatore della latitanza di Matteo Messina Denaro, boss siciliano. Da una chiamata intercettata tra l’ex forza Italia Arata e il figlio, si scopre un dialogo su una presunta somma di denaro da consegnare a Siri. In cambio della somma quest’ultimo doveva caldeggiare l’inserimento di una norma ambientale a favore di Arata. Il leghista a spada tratta ribadisce la propria innocenza affermando di non aver mai ricevuto nessuna somma di denaro. Non si fa attendere la risposta del M5S; infatti Di Maio accusa aspramente Siri proponendogli di “indietreggiare “. Salvini al contrario affianca il suo segretario: “Ho piena fiducia in lui “.
SIRI:” Confido che la questione venga archiviata in tempi brevi . Al contrario mi dimetterò entro 15 giorni”
Questa l’affermazione a caldo del leghista che rispettando il suo incarico vuole rimettere il suo mandato . Conte nell’ultima conferenza del 29 Aprile 2019 ha deciso di revocare le deleghe e ha invitato Siri a fare un passo indietro per “ motivi di sicurezza”. Le dimissioni sono dunque alle porte.
Questa tematica, di grande attualità, non riguarda soltanto la politica ma il quotidiano in diversi settori e ambienti, soprattutto quelli più rispettabili che dovrebbero contrapporsi alla corruzione. Basti pensare ai concorsi lavorativi e alle università, dove in alcuni casi il successo è solo ed esclusivamente di coloro che offrono delle somme in denaro (tangenti) per ottenere delle cariche specifiche. Ormai questo fenomeno è molto diffuso ed è la causa principale della disoccupazione in Italia e della distorsione del mercato sia estero che interno, in quanto si violano le norme e si danneggia la pubblica amministrazione . Ciò porta inevitabilmente a una decrescita del territorio e a un abuso di potere da parte di chi lo detiene . Non è escluso nemmeno il mondo sportivo da fatti di corruzione e di disonestà, in particolar modo quello calcistico, all’interno del quale circolano somme esorbitanti di denaro spesso utilizzate per ottenere favoritismi. Occorre, quindi, da parte di tutti una presa di posizione contro questo crescente e preoccupante “movimento” , una precisa volontà di invertire il senso di marcia. Bisogna sempre e comunque avere il coraggio di denunciare comportamenti che possono sicuramente definirsi mafiosi e che, i quanto tali, ledono i diritti di tutti i cittadini onesti .
Sofia Bianchi.
Classe 4N Liceo Danilo Dolci
Palermo