Francesca Scoleri

Giuseppe Conte, Marco Travaglio: Chi cerca la pace?

“Chi cerca la pace?”, una raccolta di video interviste per tracciare il punto sul complesso conflitto russo-ucraino in corso da ormai 9 mesi.
Intervengono insieme, il Direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio e l’ex Presidente del Consiglio, leader del M5S, Giuseppe Conte.
L’incontro,  curato da Themis & Metis, vede la partecipazione  di Alessandra Ruffini della testata Word News.

“E’urgente un negoziato di pace o rischiamo di fare la fine dell’Afghanistan”, cosi Giuseppe Conte, torna a parlare del conflitto in corso e della richiesta fatta al governo: “Abbiamo chiesto un libero confronto nelle aule del Parlamento sull’indirizzo politico che stiamo perseguendo e sull’invio di armi in Ucraina”. Il governo Meloni ha rifiutato il confronto ed in questa partita, l’opposizione – tranne Sinistra Italiana e I Verdi – ha sostenuto il rifiuto della maggioranza.

L’ex premier è ritornato sulla manifestazione dello scorso 5 novembre: nessun cambiamento di rotta da parte dell’esecutivo rispetto alla volontà di oltre 100mila persone che chiedono di fermare il conflitto, “Questo denota debolezza da parte del governo” dice Conte.

Il tema ha richiamato l’attenzione anche sul ruolo degli organi di informazione in questo particolare momento storico traendo esempio dalle conseguenze riportate da Julian Assange per aver scelto di essere un giornalista di denuncia; secondo il Direttore Travaglio, il giornalista detenuto e condannato ad oltre 150 anni di carcere, “è la dimostrazione del fatto che i valori liberal democratici di cui si ammantano i governi occidentali, sono una bieca finzione. Ce ne ricordiamo solo quando dobbiamo rinfacciarli a Putin”

E sull’informazione si è espresso anche il leader del M5S, secondo il quale, dall’inizio del conflitto, il messaggio chiaro da parte del mainstream è stato “perseguire la guerra a tutti i costi silenziando il dissenso”

Racconta in merito, dei numerosi articoli pubblicati dalle maggiori testate italiane su rapporti che avrebbe avuto col professor Alessandro Orsini per candidature mai proposte e mai avanzate fondate su una sintonia di pensiero rispetto al conflitto russo-ucraino.

Oggetto dell’incontro, anche la tensione italo-francese; secondo Travaglio una sceneggiata che non porta a nulla se non a distrarre dai reali problemi che il governo Meloni non sta affrontando a favore di azioni che nella sostanza favoriscono evasione e povertà.

Secondo Giuseppe Conte, un deja vu rispetto agli ostacoli che la Francia ha posto anche sotto il suo governo: “La Francia dimentica o finge di dimenticare che le sue coste affacciano sul Mediterraneo” ha dichiarato l’ex premier

Videointervista integrale