Leggiamo ogni giorno notizie di casi di corruzione e/o concussione nel settore degli appalti, di concorsi “truccati” e di sentenze “pilotate”.
Sono casi isolati ? Sono da attribuire ad una forza politica o ad un’altra ? Esiste davvero qualcuno che può credere che l’ormai famosissimo “caso Amara” riguardi un singolo “avvocato-cerniera” e riguardi un “sistema-Siracusa” ? Se esiste un “sistema-Siracusa” è plausibile che, a fortiori, non esista un “sistema-Roma” (che poi significa “sistema-Italia”) ? Ovviamente NO.
Esiste una vera e propria sistematicità degli episodi illeciti. I bandi e gli appalti sono vinti sempre da società o da realtà non casuali, ma connesse a gruppi di influenza, o dove i vertici sono “semplicemente uniti” da cene o viaggi o altro tipo di benefits.
Si notano, inoltre, interessanti anomalie nei rapporti di lavoro delle strutture di Enti pubblici o privati, della PA e delle Istituzioni.
Anomalie come omessi controlli sulle procedure di reclutamento e di carriera o di erogazione delle retribuzioni contrattuali; posizioni di inconferibilità e/o incompatibilità; mancanza di rotazione del personale nelle strutture ad alto rischio di corruzione; persecuzione ed azzeramento delle attività lavorative di alcuni lavoratori a vantaggio di altri.
Probabilmente ci troveremo davanti ad un “Sistema” con un metodo perfetto, creato, sperimentato e collaudato da quelle “Menti Raffinatissime” che da tanto e troppo tempo governano l’AntiStato.
Un sistema di nomine funzionali e di omessi controlli e sanzioni, un metodo organizzativo e gestionale finalizzato a scardinare i principi di efficienza ed imparzialità della PA.
Si parla molto di “Mappatura della corruzione” o di “Banca dati nazionale degli appalti” ma a questo potremmo aggiungere una “mappatura del mondo del lavoro” ed una “commissione di inchiesta” sulle attività lavorative e sugli esiti dei giudizi di chi ha denunciato o si è opposto a qualunque titolo ad illeciti.
Scopriremmo imprenditori improvvisamente divenuti milionari ed imprenditori suicidi.
Conosceremmo le storie di lavoratori con incarichi urbi et orbi e quelle di lavoratori perseguitati e licenziati.
Poi potremmo scoprire chi ha reso possibile tutto questo e avremmo finalmente la “Mappatura delle Menti Raffinatissime”.