Francesca Scoleri

Berlusconi: non donazione ma restituzione di una minima parte del bottino

Stiamo attraversando l’inferno, da nord a sud, ma qualcuno ha deciso che non basta. “Oltre al virus la beffa” è il caso di dire. La sanità lombarda in particolare, è in ginocchio; il coronavirus ha portato al collasso la tenuta del sistema e purtroppo, anche la tenuta del personale medico. Oltre 2500 gli operatori sanitari contagiati sino ad oggi.

Contrastare la malattia diventa ogni giorno più difficile e farlo con l’ineluttabile conta delle vittime – oltre 2400 – è quanto di più doloroso si potesse immaginare ai giorni nostri.

Pienamente consapevoli di una situazione che va oltre le più terribili previsioni, non intendiamo però tacere dinanzi a vere e proprie beffe che offendono la memoria di questo Paese.

Guido Bertolaso ci comunica via Twitter che Silvio Berlusconi, l’amico di tante avventure – fortuite per loro nefaste per i cittadini – “ha donato 10 milioni di euro per la realizzazione di 400 posti di terapia intensiva presso la Fiera di Milano”.

La litania è in corso da tg a tg, da agenzia ad agenzia e da ruffiano a ruffiano: “Silvio il generoso”, “Silvio che ama Milano”, “Silvio che da tutto per l’Italia” e l’immancabile “Grazie Presidente sei tutti noi”.

Silvio, sei tutti loro dunque!!!

Non sei invece di chi realizza con buona memoria, che questo Paese oggi potrebbe affrontare l’emergenza coronavirus con tanti bei milioni in più se qualcuno non si fosse inventato un sistema criminale con cui ha frodato il fisco per oltre 368 milioni di dollari.

Giustamente condannato a 4 anni di reclusione, ingiustamente condonato di 3 per effetto dell’indulto voluto dal centrosinistra nel 2006 a firma Clemente Mastella, Berlusconi ha defraudato i contribuenti e se l’è cavata con 168 ore passate a raccontare barzellette ai vecchietti dell’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone.

Il fenomeno più grato dopo Bertolaso, è Matteo Renzi che invita tutti a lasciar fuori le polemiche perché c’è solo da elevare un “Bravo Presidente”, magari da balcone a balcone sostituendo l’Inno di Mameli a “Menomale che Silvio c’è”.

Ma qui non si tratta di polemica ma di precisione, sempre utile per comprendere e deliberare: non donazione ma restituzione di una minima parte del bottino.
Perché davvero è troppo pensare che sia un generoso benefattore chi riporta simili condanne e chi, non dimentichiamolo mai, generoso lo è stato, ma con la mafia siciliana come dimostrano le ingenti somme di denaro che versava nelle casse di Cosa nostra, anche mentre era presidente del consiglio.

Un concetto troppo alto da far capire a Renzi.
Al momento l’unico ringraziamento incondizionato va al fatto che intorno a CONSIP, dove si stanno facendo acquisti  per svariati miliardi di euro, non ci sono amici o familiari suoi. Di questo si può ringraziare. Dio e pure i magistrati.

Eppure Berlusconi non è il solo che oggi potrebbe e dovrebbe rimediare alle proprie frodi contribuendo al contrasto del coronavirus.

Pensiamo alla Lega; “la nostra gente ha bisogno di noi” va ripetendo Salvini nelle noiosissime dirette social. Anche dei 49 milioni di euro per cui la Cassazione ha disposto confisca aggiungerei.
E il tesoro della banda criminale Formigoni & C. del quale i pm sono certi, il celeste sa dove si trova ma non parla? Ottima ragione per scarcerarlo dopo soli 5 mesi di carcere peraltro.

Mettiamo caso domani, dopo aver pianto miseria per mesi, Formigoni se ne uscisse con un milione di euro per la sanità che facciamo? Innalziamo una statua d’oro o gli ricordiamo che ne mancano 199 all’appello?
Il virus è una tragedia ma anche questa rappresentazione falsata di italiani senza valore e valori da parte di italiani senza memoria, nemmeno scherza.

Segnaliamo inoltre la denuncia di Riccardo Germani, portavoce di ADL Cobas Lombardia, il quale non si spiega come mai, nonostante vi sia “l’ex Ospedale Civile di Legnano, nosocomio attivo fino a 9 anni fa, tutt’ora dotato del vecchio monoblocco e di ben due padiglioni realizzati e predisposti 10 anni fa, con tutte le attrezzature”, si stia pensando ai posti letto in fiera.

“Secondo Germani, la struttura che è sostanzialmente integra, è dotata di «camere già attrezzate con predisposizione di ossigeno, una rianimazione, reparti di terapia intensiva, reparti che oggi sono chiusi. Mentre è aperto e funzionante in una struttura nuovissima un prezioso laboratorio di analisi. A nostro avviso sarebbe una soluzione immediata se si rendesse operativa questa struttura con l’investimento di meno risorse economiche che potrebbero, invece, essere utilizzate per materiali, dispositivi e per assumere il personale sanitario necessario per gestire più di 500 posti letto, i quali si renderebbero disponibili senza alcuno spreco di risorse e di tempo”.

Qualcuno dovrebbe rispondere a queste domande perché qui non si tratta di polemiche inopportune, questa è storia di Italia e di italiani criminali e mai ci rassegneremo al fatto che per mano loro, possa venirne qualcosa di buono.