“I servizi trasmessi in tv e gli articoli pubblicati sulla maggior parte dei giornali sono quasi tutti di stampo ideologico. I cittadini sanno poco o niente di quello che accade in altre zone del Paese a volte perfino nella loro regione.”
Con queste parole, la giornalista Anna Politkovskaja, assassinata nel 2006, dava il senso di chiusura forzata dentro la quale versava il suo popolo e la sua professione, continuamente mortificata perché non perdeva occasione di denunciare la mancanza di rispetto per lo Stato di diritto e per i diritti civili da parte del governo russo.
L’Italia può dichiararsi vicina a questa condizione ? Dal nostro punto di vista si.
Quella che era l’ottava economia mondiale, in materia di libertà di stampa non ha vanto da proclamare; è passata infatti dal 73° posto al 77° (sempre più in basso) nella classifica stilata da Reporter senza frontiere.
Imbarazzante posizione, soprattutto considerato il fatto che nel nostro Paese, vengono stanziati annualmente grosse cifre agli organi di stampa, Inimmaginabili cifre per meglio dire.
Il giornalista Beppe Lopez, nel suo libro “La casta dei giornali“, parla di cifre che si aggirano complessivamente fra i 700mila e il milione di euro : “Il libro fa luce sul denaro pubblico, all’incirca 700 milioni di euro, che finisce nelle casse dei grandi gruppi editoriali, dei giornali e degli organi di informazione (sic) dei partiti. Un’elargizione che viene direttamente dalle tasche dei cittadini e non fa distinzione tra destra e sinistra, estrema e non.”
Al solito del modus operandi italiano, quel che più costa meno rende.
Themis & Metis considera una piaga la carenza di libertà di stampa quanto il fiume di denaro pubblico incontrollato e “sperperato”, a questo punto tocca dirlo, ed è per questo che cercheremo di creare spazi liberi e indipendenti dove ciascuno di voi potrà scrivere.
Vi chiediamo quindi di collaborare col sito inviandoci vostri articoli a info@themisemetis.com insieme ad una vostra breve biografia e ad una vostra fotografia (meglio se in primo piano).